CONCLUSIONE. 219 concorresse, non sarebbe più possibile prevedere lo sviluppo degli avvenimenti continentali. È quindi indispensabile supporre che la flotta sia in grado di soddisfare al suo più facile cómpito, giacché, in caso contrario, dopo il forzamento degli sbocchi 1’ esercito non potrebbe più coprire la penisola. Ammesso quindi che la flotta abbia raggiunto il suo organico strategico, lo sviluppo delle operazioni offensive e difensive sarebbe presso a poco il seguente : Perìodo iniziale. Durante il periodo iniziale il nemico opererebbe il concentramento di otto o dieci corpi d’esercito sulla base del Rodano, procederebbe alla ripartizione delle forze ed all’incanalamento delle colonne. Concentrerebbe a Villafranca, Tolone, Marsiglia, Algeri le truppe distillate alle invasioni costiera, concorrente e diversiva. 11 tempo necessario alla concentrazione delle prime forze operanti non può stimarsi minore di dodici giorni, e può ritenersi approssimativamente di quindici. Durante questo intervallo noi dobbiamo energicamente apprestarci a ricevere l’urto delle prime operazioni. Il nostro assunto sarebbe il seguente: Attivare la mobilitazione, concentrando sette corpi d’esercito nell’alta valle del Po e tre corpi in quella dell’Arno o del Te- „ vere, con gravitazione sull’alto Arno. Le tabelle della dislocazione delle nostre forze permettono di reputare compiuta la mobilitazione prima del quindicesimo giorno. Le nostre forze di terra possono dunque, contemporaneamente al nemico, essere pronte ad iniziare le ostilità. Marittimamente dobbiamo essere presti assai prima, onde conservare una preponderanza decisiva e molestare, se non è possibile un’offesa maggiore, le varie flotte che, unite od alla spicciolata per nave, tendono a riunirsi nel golfo di Lione. Dobbiamo poi preparare le opere di fortificazione passeggera ; quelle complementari delle piazze-manovra, quelle neces-