16 CAPITOLO PRIMO. ficile a superare quanto più il tempo lo consolida e l’afforza, ma che pure dovrà presto o tardi cadere. Mi sia qui permesso di ripetere quelle parole che il Ricci diresse a coloro che avevano trattato il problema difensivo con argomenti troppo speciali, ricordando loro che gli errori che si commettono in fatto di sistemi di difesa non si correggono per parecchie generazioni; parole che non potrebbero essere più vere e più applicabili alle condizioni presenti. L’ errore in cui ci compiaciamo, potrebbe trascinarci a tristi evenienze, nelle quali a tutti toccherebbe il danno, all’ esercito la disillusione di una incosciente speranza, alla marina la responsabilità di non avellevate la voce protestando contro una ipotesi che falsifica il nostro sistema difensivo. È dovere di tutti, in tanto argomento, di porre il problema sulle vere sue basi e di risolverlo senza esagerazioni, senza temerità di speranze, senza paternità di sistemi, convinti che < ne pas dire la vérité, ce ne serait la cacher qu’à nous-mèmes, » come disse il signor Lamy nella Camera legislativa a proposito delle condizioni della marina francese. Continentalmente il problema della difesa nordica, non tenendo conto del determinante marittimo, fu largamente svolto, e da quest’ esame critico risulta che i criterii fondamentali successivamente propugnati, onde combattere il progetto governativo, furono i seguenti: 1° La difesa principale si deve organizzare nell’interno, prendendo a fondamento la capacità difensiva dell’Appennino, poiché le importanti posizioni strategiche sono sempre molto addentro negli Stati, e la difesa deve avere il suo perno principale sul punto strategico decisivo ; 2° Il periodo culminante della difesa essendo quello in cui le colonne invadenti, superato il massiccio alpino, e forzati gli sbocchi delle valli, tendono per imperiosa necessità a riunirsi, il perno della difesa si deve trovare al centro della curva alpina, in tale posizione strategica e tattica che, per forza centrifuga o centripeta, gli permetta di fare sentire la sua influenza sui campi delle grandi battaglie; 3° La difesa principale doversi fare nel massiccio alpino, non solo con opere permanenti o passeggiere, ma ancora con energica difesa mobile in modo da contendere fortunatamente, per