28 CAPITOLO PRIMO. 11 comandante De Amezaga,’ prendendo argomento da alcuni scritti nei quali si volle provare quanto da noi si esagerassero le possibili offese marittime, conchiude alla imperiosa necessità di difendere lo nostre coste per mezzo di. potenti e numerosi bastimenti di ferro, non essendo possibile difenderle con fortificazioni, torpedini e campi di osservazione lungo le coste. 11 lavoro del De Amezaga ha piuttosto per iscopo di dimostrare l’importanza delle offese nemiche, anziché di provare la possibilità della difesa navale, concretandola in un determinato sistema. Ne consegue che la potenzialità difensiva delle flotte non dimostrata e solo racchiusa in quella formola, la quale dice che < per la difesa delle nostre coste sono indispensabili cuori di ferro sopra potenti e numerosi bastimenti di ferro, » ha tutto il carattere di un dogma, che può essere accettato in nome del-l’autorità che lo bandisce, ma che non basta allo scetticismo moderno, specialmente nelle questioni navali. Però il suo lavoro segna un nuovo progresso nella questione difensiva,poiché egli rifiuta in massima i secolari aforismi, dicendo: « Per ciò che riguarda le cose navali militari i tempi passati non possono essere presi ad esempio per giudicare del presente. » Quanta differenza fra questo suo concetto e quell’ ostinato ricercare nel passato la fiducia al compito nuovo, per riuscire a concludere che < tali oggi, come nel 1841, rimangono le massime fondamentali della difesa delle coste. > Gli stessi criterii difensivi spiccano evidenti nei discorsi del-l’ammiraglio Saint-Bon al Parlamento, benché la natura di quei discorsi non ammettesse che di volo una esposizione dei suoi concetti sulla difesa d’Italia. Vi è però un criterio che caratterizza la situazione, poiché trasforma le basi del nostro organico, fondato sulla capacità offensiva delle flotte e che egli invece costituisce sulla loro potenzialità difensiva. Nel 1864, 1869 e 1871 i criterii assunti per base dei nostri organici furono: 1° L’Italia come potenza marittima deve avere una flotta superiore od almeno uguale a quelle della Spagna e dell’ Austria riunite ; ' De Amezaga, La difesa delle nostre coste, 1873.