76 CAPITOLO SECONDO. portunità moderna di creare nell’ estremo occidentale dell’ isola una sentinella avanzata, una stazione navale, non mai una base principale, perchè vorrei che questa rimanesse costantemente Messina. Attendendo che gli eventi, molto lontani, riproducano le antiche condizioni navali, io concludo che Messina è contro Malta assai più importante che Trapani, e che la Maddalena, la Spezia e Messina sono tre centri che convenientemente apprestati fanno del Tirreno un formidabile bacino, del quale sarebbe vergogna non averne intero il dominio contro qualsivoglia potenza navale. Lo studio svolto ci condusse ad una eliminazione enorme delle difese lungamente propugnate quali basi di operazione del-l’armata, che per noi si riducono a due sole, quella della Maddalena e quella di Messina, colle quali però fanno sistema le piazze difensive della Spezia, di Taranto, di Venezia, ed eventualmente quella di Brindisi. Questo sistema, d’altra parte, è improntato di caratteri troppo navali, e 1’ esclusivismo potrebbe nuocere più di quanto si supponga, per la enorme preponderanza degli elementi continentali su quelli marittimi. E quindi necessario vedere se la correlazione difensiva e l’importanza territoriale di talune posizioni costiere non richiedano l’impiego di opere difensive speciali che furono escluse dal proposto sistema. È questo per noi argomento importantissimo, perchè la tenacità dei criterii difensivi con sommo danno ritarda e complica lo sviluppo della nostra naturale difesa e potrebbe anche indurci in gravissimi errori, che lasceremmo retaggio funesto alle generazioni venture.