4 CAPITOLO PRIMO. e che finalmente le avevano viste ripartire per sempre. Al mare chi ci pensava?... A che ci giovava?... L’acqua salata non aveva servito a ribattezzare l’Italia: a che cosa poteva essere utile in avvenire ? Quando una generazione si è convinta di una verità, ha concretato in essa i suoi sogni e le sue speranze e, quello che è più, ha veduto compiersi e farsi vere realtà gli ideali pei quali aveva lungamente pugnato; questi le divengono sacri ed essa li porta seco nella tomba. Chi comprende la grande potenza d’inerzia che caratterizza le forze morali si renderà facilmente ragione del risultato al quale riusciva, sotto l’energica pressione degli ideali passati, lo studio del progetto per la difesa nazionale. Quella mancanza di unità, quel carattere permanente e rigido, che venne fatto segno alle critiche del Ricci, dell’Araldi, del Ve-roggio, del Corsi, del Moricci, del Marselli, ec.... fu appunto conseguenza dell’ eccessivo predominio degli ideali passati e delle poche concessioni fatte alle nuove esigenze ed al nuovo ordine di idee che aveva fautori nel seno stesso della Commissione e che aveva già guadagnato terreno cogli scritti dei generali Carlo e Luigi Mezzacapo.' Il mare ricevette quindi dalla Commissione il battesimo della inviolabilità; esso era considerato come una linea difensiva a complemento di quella delle Alpi ; consacrandosi così tecnica-mente la poetica cinta delle Alpi e del mare che la natura, la provvidenza, il creatore avevano dato all’ Italia, come dicevano i vati del nostro risorgimento. L’offesa marittima si poteva al più limitare a qualche attacco di forte, a qualche granata sgretolante i parapetti delle batterie, e contro cui erano sufficienti le fortificazioni da costa riattate ed il cannone da 17 centimetri (poiché quello da 24 non era ancora stato fuso). Eppure le flotte a vapore avevano acquistata una capacità offensiva costiera incomparabilmente superiore a quella delle flotte a vela, e navi quali VHercules, varato nel 1868, portavano già corazze da 25 centimetri e cannoni da 18 tonnellate. La soluzione proposta dalla Commissione governativa, benché 1 Carlo e Luigi Mezzacapo, Studi topografici e statistici sulV Italia, 1859.