I DETERMINANTI DELLA DIFESA ESTERNA. Ili Stabilire una classificazione vera, razionale della nostra capacità difensiva in correlazione colle offese è per noi questione di esistenza, ed invece per abituale inerzia noi continuiamo ad intendere la guerra marittima coi criterii del passato, e quindi a stimare uniforme, invariabile, metodico, tattico l’impiego della flotta in tutte le operazioni difensive. E questo un funestissimo errore, poiché non agevola l’intendimento nuovo e complesso della guerra navale, e finirà per radicare in noi la convinzione che le grandi imprese tattiche sono oggi ancora la sola modalità della guerra. Fino ad ora noi, e le altre nazioni non ci hanno certo preceduto, non ci siamo occupati di studiare il problema che dovremo risolvere, analizzandolo, separandone le parti distinte, classificandone le eterogeneità, talché oggi ci troviamo una matassa sulle braccia, della quale taglieremo a riprese il bandolo, ogni qualvolta avremo bisogno di dipanarne un misero gomitolino. Prima però di imprendere 1’ esame di una questione tanto indeterminata, è necessario porre almeno le basi fondamentali, su cui costituire ed innalzare 1’ edificio, alquanto ideale per ora, del nostro sistema di difesa navale. La base principale di una buona difesa mobile è la potenza relativa delle flotte determinata in correlazione colla natura delle offese più minacciose ; base secondaria, benché importantissima col decrescere della potenzialità relativa della nostra all’ armata nemica, è 1’ ordinamento delle piazze difensive e strategiche, dalle quali traggono le flotte la loro variabile capacità difensiva. Nelle condizioni attuali della nostra armata, tenendo special-mente conto delle offese che pongono a maggior rischio la nostra esistenza nazionale, la buona costituzione dei centri marittimi, che moltiplicano il valore della difesa mobile, è un elemento di somma importanza, poiché senza quello la nostra difesa navale sarebbe quasi impossibile, ed è utile determinarne 1’ equivalente. Supporrò quindi che, in parte se non interamente, siansi costituiti i nostri centri strategici, e che in modo speciale quello della Maddalena sia capace di proteggere l’armata e di sostenere, per qualche tempo almeno, un assedio regolarmente condotto. Il bacino del Tirreno essendo il più importante di tutti, quello