ESAME CRITICO DEI SISTEMI DIFENSIVI. 13 ed anche di quel tanto di littorale che fa sistema con essa (Riviera ligure di ponente). Quando il problema fosse ridotto in tali termini, chi è che non potrebbe attenderne la soluzione, non dirò con iattanza, ma con quella calma fiducia che deriva dal sentirsi in misura ? > Sventuratamente l’opinione del Ricci sulla entità degli sbarchi, avvalorata di tutto il peso della sua autorità, è rimasta indiscussa, si è fatta organica, si è concretata in un sistema difensivo, nel quale l’esercito confida più di quanto l’avvenire consenta, e si è tanto radicata, che sarebbe colpa nascondersi le difficoltà che s’incontreranno a rimuovere quella convinzione che lusinga l’orgoglio dell’esercito. Spetta ad altri questo compito; a noi ufficiali di marina incombe il dovere di studiare il problema dell’ offesa marittima, di annunciarne l’entità ed i modi a coloro cui spetta 10 studio della difesa terrestre, di risolverlo per quanto riguarda la difesa navale, di porlo insomma sulle vere sue basi, onde affrancarci da una grande responsabilità che un inesatto apprezzamento farebbe ricadere su noi. Se però l’apprezzamento del Ricci è quasi passato allo stato naturale, se un’ opinione contraria non si fece innanzi colla stampa, sarebbe ingiusto sconoscere che essa non esista allo stato latente, e che per estrinsecarsi non attenda che un impulso di natura marittima. Già si comincia a sospettare che i limiti imposti dal Ricci sieno alquanto ristretti e che convenga accostarsi all’opinione del Corsi. Nel suo studio di geografìa militare il Perrucchetti, che nelle questioni marittime ha tanto senso modèrno, trattando 11 problema degli sbarchi dice : « Noi possiamo ammettere la possibilità per la Francia di uno sbarco di almeno tre corpi d’esercito, d’onde la necessità per noi di tenere in istato potenziale una forza corrispondente per far fronte a questa eventualità. » Nella campagna logistica dello scorso anno la parte che rappresentava l’offensiva francese si era portata a 70,000 uomini, e si sarebbe anche accresciuta se non si fosse temuto di urtare troppo direttamente l’opinione generale ; e fu forse per questa stessa ragione che il maggiore Dabormida, in un suo pregiatissimo scritto sulla difesa della nostra frontiera occidentale, ha