166 CAPITOLO SESTO. pletamente, e lo sbocco ad Ivrea chiuso da una piazza che abbia i caratteri offensivi e difensivi di quella d’Albertville che sbarra lo sbocco nell’opposto versante. Le linee del secondo gruppo hanno invece per fondamento della loro difesa l’uso delle forze mobili a sostegno indispensabile delle opere difensive, che non possono arrestare lungamente il nemico nell’interno delle valli e le manovre con masse preponderanti onde schiacciare agli sbocchi gli eserciti nemici ancora divisi. Il terzo gruppo si compone delle linee dell’Argentiera e del Tenda, entrambe sboccanti a Borgo San Dalmazzo e quindi ad una minima distanza di 60 chilometri dalla estrema destra delle colonne sboccanti dalle linee del Cenisio e del Monginevra. La mancanza di linee di spostamento interne e le condizioni logistiche del terreno allo sbocco delle valli implica una eccessiva agglomerazione di forze sopra un fronte ristretto, dieci chilometri al più, appena sufficienti per lo spiegamento tattico di tre corpi d’esercito. Quando adunque la posizione di Borgo San Dalmazzo fosse apprestata a valido appoggio delle nostre forze attive, costringerebbe il nemico alla soluzione di un difficile problema che potrebbe quasi considerarsi insolubile, quando le nostre forze impegnate a contrastare quello sbocco non temessero di vedersi tagliate dalla loro base d’ operazione dal rapido avanzare delle colonne laterali. Riassumendo adunque le condizioni dell’invasione continentale, possiamo stabilire quanto segue : 1° Le linee di marcia possono ripartirsi in tre gruppi ; 2° Non calcolando la linea del Sempione, gli sbocchi dei tre gruppi ad Ivrea-Avigliana-Borgo San Dalmazzo si trovano a 60 chilometri l’uno dall’ altro, sopra un arco di circolo che ha per centro la piazza d’Alessandria ; 3° Il possibile sbarramento della valle d’Aosta ci permette di limitare a due soli gruppi l’invasione, lasciando un solo corpo d’esercito in istato potenziale a Chivasso, d’onde, per le condizioni ferroviarie e stradali, è a portata di soccorrere Ivrea ; può rapidamente fare massa ad Avigliana, sorveglia il corso del Po ed ha la ritirata sicura; 4° La difesa permanente e mobile delle linee del secondo