48 CAPITOLO SECONDO. tatticamente assicuri la flotta dall’offesa nemica e le permetta di forzare facilmente il blocco, sbucando per una delle varie aperture sopra una frazione delle forze nemiche? Il parallelo che io feci fra le condizioni delle piazze territoriali e quelle marittime, correlativamente ai criterii già svolti sulla capacità difensiva-offensiva delle flotte a vapore, mi spinge a propugnare sempre più 1’ adozione di alcuni centri strategici che ci tolgano alla dura e funesta necessità di chiuderci nei centri difensivi. 10 posso dunque concludere che a risolvere il nostro problema difensivo-offensivo marittimo ci occorre, in primo luogo, una flotta anche non numerosa, ma essenzialmente difensiva; in secondo luogo occorrono alcune sfazioni, per la marina da guerra, collocate nei punti strategici, e queste stazioni debbono avere tatticamente i caratteri delle piazze-posizioni a campo trincerato, onde assicurare le operazioni difensive delle flotte e delle flottiglie. Scelta delle piazze marittime. Quali sono adunque questi punti che possono divenire i nostri centri strategici ? Invece di diffondermi in un lunghissimo esame teorico-pratico delle guerre marittime io credo più conveniente, in questione di tanto interesse, di seguire il metodo critico già adottato nello studio dei sistemi difensivi, cercando nell’evoluzione dei criterii strategici la tendenza naturale dei tempi. 11 grande Napoleone, il vero genio della strategia, è costretto a sentirsi chiamato in giudizio, ed a vedere rimpolpettate le sue massime a vantaggio di questa o quella paternità, tuttavolta che si tratta di questioni militari, con quanto benefizio della scienza lo diranno i posteri già chiamati a decidere sulla verità della gloria. Siccome Napoleone aveva sentenziato, parlando dell’ Italia, che « ses trois grands ports militaires d’armement et de construdion sont la Spezia, Taranto et Yenise, > ne doveva derivare che coloro i quali ritengono essere gli arsenali le grandi basi d’ope-