1 DETERMINANTI DELLA DIFESA ESTERNA. 131 18 corazzate di primo ordine, ed anche di secondo, scelte fra le più veloci ; 12 avvisi od incrociatori di prima e seconda classe fra i più rapidi; 6 corvette o fregate per taluni servizi speciali d’assedio; 12 torpediniere. Questi elementi esprimono un minimo delle forze che stimo indispensabili per bloccare, nelle condizioni presenti della nostra flotta, fortemente la Spezia, quando le navi siano scelte fra le migliori dell’ armata nemica, specialmente per velocità e caratteri nautici. Per bloccare convenientemente la piazza di Messina o quella della Maddalena, le forze necessarie, anche oggi, non possono stimarsi a meno del doppio di quelle necessarie per bloccare la Spezia, onde avere la certezza che nessuna delle nostre navi possa sorprendere i convogli durante la traversata, lo sbarco, o sopra gli ancoraggi scelti a base d’operazione marittima. La piazza della Maddalena, per essere fortemente bloccata, richiede adunque nelle giornate supreme della guerra, circa la totalità della flotta da battaglia nemica, e nelle circostanze ordinarie, quando, cioè, l’offensore non debba più temere grandemente dalla nostra controffensiva, ciò che non può verificarsi durante i due primi periodi della guerra, rappresenterà sempre un equivalente maggiore della forza bloccata. Ne deriva perciò che il centro della Maddalena ha per equivalente minimo la nostra flotta, e certo assai più'se gli ordinamenti strategici saranno saggiamente apprestati. I 10 milioni che si dovrebbero spendere per trasformare la Maddalena in una buona base d’operazione, rappresentano un valore di oltre cento milioni, nel nostro sistema difensivo, e significano possibilità di salvare il paese da una certa rovina. Dal modo come concretai la capacità difensiva del nostro centro strategico ne deriva che io suppongo variabile l’intensità d’ osservazione della flotta nemica ed il raggio della zona d’investimento a seconda delle circostanze ed operazioni della campagna di guerra. Questa variabilità deriva dalla natura e dislocazione delle rade di riapprovvigionamento e rifugio, dalle condizioni di tempo e di mare, ma soprattutto dal periodo delle operazioni continentali cui