228 CONCLUSIONE. Questo secondo periodo per la sua importanza richiederebbe un esame particolareggiato, onde meglio spiccasse il compito della flotta nelle giornate supreme. Per non eccedere, mi limitai a tracciare i contorni più evidenti, e spero di avere riprodotta con verità ed esattezza la situazione. Rimane ora a sfiorare il problema offensivo e vedere quale è l’importanza navale del secondo periodo. Vedemmo come il primo periodo, costituito dalle operazioni manovrate nel teatro compreso fra l’Adige e l’Isonzo, avesse una grande importanza navale per le minaccie che uno sbarco nel golfo di Trieste porterebbe sul fianco nemico. Il secondo periodo è caratterizzato dal passaggio dell’ Isonzo, dalla occupazione del territorio nemico, dallo schieramento strategico di fronte alle Alpi, sia per procedere nell’ offesa, sia per impedire un ritorno offensivo del nemico. In questo secondo periodo diminuisce moltissimo l’importanza di uno sbarco, ma acquista invece sommo valore una buona base di operazione marittima, alla quale s’appoggi l’esercito e ne tragga maggiori aiuti. Tale base dovrebbe essere Trieste, o qualche punto della costa più al nord, ove lo richiedessero le circostanze politiche e militari. Dipenderà dalle nostre operazioni navali durante il primo periodo la possibilità di stabilire una base d’ operazione e di rifornimento per l’esercito, ciò che non è da confondersi colla costituzione di un centro strategico per l’armata. Questa base di riapprovvigionamento è indispensabile all’ esercito, per insufficienza logistica territoriale, ed ove noi non potessimo assicurargliela, assumeremmo di fronte al paese una grave responsabilità. Tanto le spedizioni di sbarco, quanto la costituzione di una buona base marittima, nelle condizioni presenti di equipotenza navale, sono imprese difficili. Ad ogni modo le operazioni della flotta, sì nel primo che nel secondo periodo, sono funzioni delle nostre attivissime azioni iniziali. Tutto dovremo sacrificare per giungere ad ottenere il dominio del mare nei primi giorni della campagna. Assicurare le spedizioni strategiche e le basi d’operazione dell’ esercito è anche nella guerra offensiva il compito che spetta all’ armata. Ogni operazione navale, anche fortunata e gloriosa, sarebbe sempre un errore, se non ci guida direttamente al nostro obiettivo principale, poiché tenderebbe a sviare l’armata dal suo vero cani-