I DETERMINANTI DELLA DIFESA ESTERNA. 139 rittimo nei periodi pili vitali della campagna, e quindi tenuto conto della natura della guerra navale, dall’ aprirsi delle ostilità fino al giorno in cui gli eserciti si sono resi indipendenti, anche nel caso di un rovescio, dalla base marittima ; 4° La necessità di mantenere a lungo un blocco tattico costringe l’armata assediante ad una esistenza travagliata, difficile, costosa, pericolosissima pei cattivi tempi, quando non si possegga una rada sicura nauticamente e militarmente, dalla quale si possa sorvegliare ogni tentativo dell’ assediato ; 5° Il blocco esterno alla zona d’investimento offre maggiore sicurezza navale, permette di apprestare ed ultimare l’ordinamento della flotta e delle navi, favorisce le imprudenti imprese del difensore, ma non è sufficiente a tutelare le operazioni sulla costa; 6° Confidare la difesa di un convoglio, di una zona di sbarco, di una linea d’invasione costiera alle flotte di scorta, come era legge indiscussa nel periodo navale precedente, è il massimo degli errori che potrebbe commettersi, la più funesta fra le prescrizioni del passato che potrebbe adottarsi colle flotte a vapore ; 7° Per le flotte a vela può dirsi che non esistesse il blocco tattico, ma solo quello commerciale di crociera. Per le flotte a vapore può ritenersi che militarmente non esiste il blocco strategico ; 8° Le piazze hanno tanto maggiore capacità strategica, quanto più difficile rendono il blocco tattico, e quanto più forzano il nemico ad estendere la zona d’investimento per appoggiarsi a qualche mediocre base d’operazione offensiva ; 9° La zona d’investimento della Spezia dalla imboccatura del golfo si deve estendere fino all’ Elba e Portofino ; 10° Le zone d’investimento della Maddalena e di Messina, fatta eccezione per talune posizioni dominate dalle opere dei ridotti continentali, compromettono gravemente l’esistenza delle armate bloccanti e le costringono, per la struttura della costa, ad una travagliata e difficile impresa; 11° L’ordinamento del nostro sistema di difesa navale contro l’offesa di un’ armata preponderante deve essere strategico ; 12° Questo speciale ordinamento, per quanto elastica ne