186 CAPITOLO SESTO. mantenere la flotta alla Maddalena, e per mezzo di operazioni spicciolate lasciare nel nemico il sospetto, e forse la convinzione della nostra attitudine alla guerra strategica ; 5° Finché la nostra flotta non abbia dimostrata la sua capacità difensiva, od il nemico persista, colla concentrazione dei mezzi e delle truppe, nella minaccia d’invasione marittima, dobbiamo mantenere l’esercito dislocato in modo da avere assicurata la difesa mobile delle Alpi e dell’Appennino ligure, la concentrazione totale nell’ alta valle del Fo, e parziale in quelle dell’Arno e del Tevere, nel limite massimo di cinque o sei giorni. Questi sarebbero, a parer mio, i criterii determinanti della nostra difesa nel periodo iniziale; vediamo ora quali sono quelli che potremmo ancora prendere a fondamento delle nostre operazioni negli altri periodi della campagna. Se l’invasione si tentasse nel periodo della campagna caratterizzato dallo sbocco e collegamento delle colonne nemiche, noi potremmo ancora fare assegnamento sui seguenti mezzi : 1° Sulla capacità difensiva dell’armata. Questa, però, per le imprese tentate nel periodo iniziale avrebbe già subito perdite considerevoli ; 2° Sulla validità delle opere dell’ Elba, alle quali è mestieri una grande robustezza ed una bene .studiata reciprocità, onde sostenere a lungo gli intensi e svariati attacchi delle squadre nemiche, non disturbate dalle sorprese della flotta difensiva ; 3° Sulle divisioni di milizia mobile che si sarebbero organizzate per far fronte alla invasione marittima, e colle quali sarebbe poco prudente, contro le migliori truppe del nemico, arrischiare una giornata campale. Nella eventualità di uno sbarco di quattro corpi d’ esercito, e forse più se lo vuole il nemico, che cosa si potrebbe fare? Anzitutto sacrificare l’armata, anche quando non potessimo nutrire grandi speranze. La salvezza del paese impone in questo caso, non potendo calcolare sopra le truppe, che s’impegni la flotta per salvare l’onore delle armi e la dignità nazionale, confidando nella nostra stella che potrebbe sviare, di notte, il nemico dalla traccia di qualche nave fortunata e guidarla provvidenzialmente sul convoglio o sulla spiaggia di sbarco in tempo opportuno.