I CENTRI DIFENSIVI E STRATEGICI. 55 vitabilità la sua salvezza? Si confida forse in una convenzione accettata alla vigilia delle ostilità, come conseguenza di quanto nel 1866 si concluse coll’Austria? Possono forse renderci meno cauti le proteste dei Francesi contro i bombardamenti dei Prussiani, o le promesse del Layrle annunziati all’ Europa che ì'huma-nité n’aurait à rougir ni sur terre, ni sur mer si la fortune rendati la victoire à la Franco? Può forse la marina di commercio illudersi sulla protezione che nelle circostanze attuali può attendersi dalla marina da guerra? Enunciare queste questioni è quanto risolverle e richiamare l’attenzione del Governo e dei privati sui mezzi di cui possiamo disporre per risparmiarci una tanta rovina che s’ accumulerebbe sopra una ricchezza destinata a divenire il celebre prize-nioney che fu, come dice il Grivel, un assioma di diritto marittimo incontestato, ed al quale una grande potenza navale, ed anche una piccola marina costretta alla sola guerra di crociera, non rinuncerebbe per certo. I centri difensivi sarebbero chiamati ad una vera azione umanitaria, ad un salvataggio del nostro avvenire marittimo. Io concludo assegnando a Venezia il primato difensivo: richiamando l’attenzione sul vastissimo senso che io annetto a questa terminologia marittima, ed esprimendo il desiderio che le condizioni generali di un centro difensivo quale Venezia siano studiate in correlazione colle necessità di salvare il naviglio mercantile in una guerra difensiva, e di raccoglierne la parte migliore per le operazioni di sbarco e trasporto di truppe nell’ ipotesi di una guerra offensiva adriatica. Coloro che conoscono le condizioni del porto di Brindisi, e mi hanno seguito fin qui, comprenderanno facilmente come, le condizioni tattiche del luogo non corrispondendo a quelle che io stimo necessarie ad una base d’ operazione, Brindisi non possa da me essere considerato quale centro strategico. La posizione di Brindisi all’imboccatura dell’Adriatico, a circa 60 miglia dall’opposta Valona, la sua importanza romana e quella militare moderna, per essere Brindisi l’estremo della linea difensiva Brindisi-Taranto ; le sue condizioni tattiche, ec., sono tali caratteri che debbono naturalmente affascinare chi prende a studiare il nostro problema. Io riconosco tutto il valore degli argomenti, coi quali il Perrone ed il Vecchi propugnarono l’im-