LE DIFESE DI COSTA. SJ La piazza di Vado non è dunque marittima ; se necessaria, deve essere interna; e non riconosco nessuna ragione per le opere che vorrebbero elevarsi a Capo di Vado ed al forte di Savona trasformando le attuali bicocche e rovine. Tatticamente la posizione di Vado, considerata quale piazza di sbarramento e dominio, parmi fra le migliori che si possano scegliere. E fortemente protetta dal contrafforte che si stacca da Monte Alto e termina a Capo Vado, essendo forse il più definito e meno dominato fra quanti formano il dirupato versante meridionale dell’ Appennino. È ampia, sgombra, al sicuro dal bombardamento, si presta alla difesa mobile, riunisce, insomma, quasi tutti i caratteri che si richieggono per una piazza-manovra di secondaria importanza. Questa piazza, od altra più ad occidente di essa, se tatticamente migliore, potrebbe davvero sostituire quella di Genova nella difesa della Liguria? Quali vantaggi ha quella su questa in rapporto colla difesa genèrale dell’Italia? Questi vantaggi possono essi esistere non mettendo a calcolo 1’ offesa e la difesa navale ? Non è possibile risolvere a priori questi quesiti. Solo dopo lo studio della piazza di Genova potremo definire la controversa questione. La piazza marittima di Genova. Il problema della piazza di Genova è troppo importante, perchè le soluzioni tentate non dovessero essere molte. L’importanza secolare della piazza di Genova; il suo prestigio nelle guerre dei passato; il suo valore come piazza marittima del Piemonte; l’utilità di difendere il principale emporio del nostro commercio e di mettere al sicuro dal bombardamento una grande e ricca città; la sfiducia nel valore difensivo dell’armata; l’eccessiva preponderanza dell’elemento continentale ; l’inerzia dei criterii difensivi del passato, quasi immedesimati nelle persone che trattarono l’importante argomento ; V inesatto apprezzamento dell’ offesa marittima del nemico e del modo come si sarebbe compiuta, ec., resero talmente complessa