72 CAPITOLO SECONDO. ogni tempo fuori della zona esterna tracciata con raggio di sei chilometri dal forte di Santa Vittoria, ed anche occupando fortemente l’isolotto dei Giardinetti, od una punta a greco della Maddalena, non si potrebbe mai impedire il bombardamento. Il solo mezzo che può rendere poco pericoloso un bombardamento è una buona flottiglia di cannoniere e torpediniere che costringesse la flotta d’assedio a mantenersi a sufficiente distanza dalla costa, forzandola poi a sospendere il tiro per allontanarsi dalle isole durante la notte. Ad agevolare il compito di queste flottiglie sarebbe, se non indispensabile, molto opportuno aprire un canale, con minima spesa, fra i bassifondi che separano Caprera dalla Maddalena. Per mezzo di questo canale la flottiglia sboccando per una insenatura impraticabile alle grosse navi e facilmente difendibile per mezzo di torpedini, randeggiando le coste, potrebbe sorprendere le navi nemiche impegnate in un’azione di attacco, e fare loro costare cara la temeraria e tenace offensiva. Questa flottiglia poi meglio di qualunque mezzo varrebbe a rendere difficili le relazioni che debbono mantenere fra loro, attraverso lo Stretto di San Bonifacio, le flotte nemiche bloccanti per sostenersi reciprocamente nell’ eventualità di una subitanea sortita della flotta bloccata. In nessun altro punto del litorale italiano la difesa mobile è suscettibile di tanto sviluppo e di tanta efficacia, come osserva il Maldini, quanto nelle Bocche di San Bonifacio, e non vi è impresa, per quanto difficile, che una buona flottiglia non possa tentare, non felice successo che non si debba attendere dalla sagacia e dal valore accoppiati. I pericoli di un bombardamento interrotto a varie riprese potrebbero farci desistere dal propugnare la grande base d’operazione che sola può assicurare il compito della flotta? Potrebbe forse renderci esitanti il danno inevitabile che toccherebbe al villaggio della Maddalena come alla città di Messina? Quelle casupole bianche che si proiettano sulla massa bruna del monte, non sono esse forse il compendio di una epopea navale ? Dove potremmo noi, con maggior fede e con maggiori speranze, concentrare i destini della patria se non là dove è il tempio delle nostre tradizioni ? Dove il fanciullo impara dai veterani