da questo secondo ordine di colonne che nasce e si sviluppa la cupola. Un fregio in cui si svolgono gli episodi del rito funebre, ed appaiono i ritratti di Diocleziano e deH’imperatrice gira intorno al mausoleo, appoggiandosi alle cornici più alte. Sono notevoli, in questo interno, oltre ai ricordati elementi romani pei quali occorre non una breve nota, ma un lungo ed accurato studio, alcune opere sorte dopo la sua consacrazione cristiana. Bellissimo è l’ambone romanico del XIII secolo, e nobile in tutte le sue linee. Belli anche, e complessi, l’altare di San Doimo scolpito nel 1427 dal milanese 11 magister Bonino" e l’Arca di Sant’Anastasio di Giorgio da Sebenico. Pur troppo anche nel Duomo di Spalato, sono i segni della gente croata, pietosi. Gli altari sono stati deformati con sovrapposizioni di decorazioni vistose che soffocano la loro austera semplicità. Ma lo spirito che aleggia sul luogo, malgrado ogni triste vicenda, è sempre qnello immortale di Roma. Tav. LXIX. La cupola del Mausoleo di Diocleziano, insieme a quella del Pantheon rarissimo esemplare dell’ età romana, è composta di più teorie di archi ripieni che si sormontano gli uni agli altri, a ventaglio. Molti dei mattoni dalmatici di cui è materiata portano la sigla famosa : S. P. Q. R. Tav. LXX. L’Arca di Santo Anastasio è stata scolpita nel 1448 da Giorgio Orsini. Di essa e dell’episodio della Flagellazione che si trova in uno dei suoi riquadri parla degnamente Adolfo Venturi nel suo capitolo "L’Arte in Dalmazia". Noi ci limitiamo a far notare il modesto fatto costituito dalla uguaglianza di forma tra la pietra del martirio che è in questa arca e quella che appare nel basso-rilievo primitivo del "magister Otto". Tav. LXXIII a LXXVI. La trasformazione del Tempio Palatino in Battistero è avvenuta con molta probabilità insieme a quella del Mausoleo. L’attribuzione di questo tempio è però ancora imprecisa : alcuni Io vogliono dedicato a Giove altri a Esculapio. Ma la sua bellezza è ben chiara. Anche qui, come nel Mausoleo, le parti esterne son quelle che hanno maggiormente sofferto. Distrutto è infatti, quasi completamente, il vestibolo che s’alzava sul podio : rovinato è il frontone. Solo la porta rimane quasi intatta col suo ricco 76