’INTENDIMENTO di questa opera, alla quale hanno collaborato Ettore Pais, lo storico di Roma, Adolfo Venturi, il fervido storico dell’Arte nostra, e Pompeo Molmenti, lo storico della vita veneta, è chiaro ed immediato : si vuol con essa comporre il volto italico della Dalmazia così come resulta dalla organica mole de’ suoi mirabili monumenti affacciati sulla riva dell’Adriatico mare. Per questo il testo ne è breve e molte sono, invece, le immagini che la documentano. 11 testo, in questo volume, vuol essere soltanto una rapida ed efficace preparazione dello spirito alla visione delle nobili bellezze raccolte più oltre. La dimostrazione della nostra tesi deve esser compiuta dalla verità che ognuna delle immagini reca nel suo stile, nel suo spirito, nella sua forma (’). Non dal sottile ragionamento degli eruditi. Mancavano, per la Dalmazia, libri di tal sorta, compiuti. Alcuni dei bellissimi che si possono vedere soltanto nelle biblioteche più ricche, non sono stati concepiti per una proporzionata documentazione. Vasti, pesanti, essi raccolgono talvolta, in prevalenza, particolari di un sol gruppo di monumenti appartenenti tutti ad una stessa epoca o ad un’epoca derivante ; tale altra si limitano ad offrirci i caratteri anche minuti di una città sola. Sono, cioè, o troppo tecnici o troppo pittorici. Utili, quindi, i primi, agli studiosi, agli architetti, agli archeologhi : i secondi a coloro che si contentato soltanto di sensazioni piacevoli e non intendono come, in questo caso particolare della Dalmazia, vi debba essere una superiore conclusione dopo la corsa attraverso le rovine, le chiese, le logge, i palazzi che adornano questa dolorosa terra. Una conclusione che risalendo dal nostro passato tocca il nostro avvenire, ed interessa, (I) Notizie più ampie sopra i monumenti di maggiore importanza e di carattere fondamentale sono raccolte nelle Annotazioni. 7