108 A. BESOZZI - V. A. MARTINI cordi doganali devono non seguire ma precedere qual-siasi accordo militare, perchè la Francia non può impe-gnarsi a sottoscrivere le convenzioni di carattere militare senza essersi prima completamente assicurata in riguardo alle buone relazioni commerciali dei vantaggi che la Jugo-slavia le offrirebbe sui suoi mercati e delle facilitazioni che essa le darebbe per la sua espansione in Oriente. In seguito ad un minuzioso esame degli articoli del progetto, noi osserviamo : i° Quale garanzia può dare il governo di Belgrado rispetto agli impegni che prende anche a nome dei Croati e degli Sloveni? 2° Prima di impegnarsi per la mobilitazione non dovrebbe il Governo di Belgrado presentare un progetto di riorganizzazione militare? 3° Entro quanti anni conta la Jugoslavia di potersi costruire una flotta? 4° Potrà la Francia aprire i suoi cantieri alla co-struzione delle navi da guerra per il governo di Belgrado prima della sua riorganizzazione marittima? 5° In caso di conflitto le truppe jugoslave, invece di ammassarsi alla frontiera nemica, dovrebbero provocare un casus belli rispetto alla nazione in guerra con la Francia. L’intervento immediato voluto dall’art. 4 del prò-getto potrebbe provocare l’intervento di altre Potenze, ciò che sarebbe sfavorevole agli interessi della Francia. 6° Il Governo della Repubblica non può, non deve impegnarsi formalmente nelle condizioni attuali a dare il suo aiuto per la costituzione della flotta jugoslava.