LA JUGOSLAVIA E LA PACE EUROPEA 257 Nel congresso massonico internazionale che ebbe luo-go a Belgrado nel settembre 1926 si fermò la volontà di tutti i partecipanti su tre punti sostanziali, che ripetiamo: a) 11 centro direttivo della politica massonica nei Bàlcani è stabilito per sette anni (dal 1927 al 1934) a Belgrado, e deve riunire tutte le Potenze massoniche dei paesi slavi per realizzare entro il 1934 un preordinato programma politico. b) Questo programma politico è quello di una fusione in una sola nazione di tutti i popoli slavi dei Bài-cani, con Belgrado capitale. c) Questa nuova Potenza Balcanica direttamente permeata di politica massonica dev’essere diretta contro l’Italia. I croati hanno fatto sovente questa affermazione : « La Francia si sbaglia quando vuole fare della Jugoslavia una caserma contro l’Italia ». Questo concetto non sarà preso certamente in seria considerazione dai serbi e dai serbofili. perchè si ritiene che ciò sia uno sfogo del popolo croato, antiserbo per tradizioni e per lotta, e quindi antifrancese per conseguenza locica. Noi allora riporteremo un concetto del più genuino rappresentante del serbismo radicale, di quel Pa-sic senza la cui astuzia ed esperienza politica Belgrado non avrebbe forse fatto tutte le fortune che adesso la rendono più ambiziosa e avventurosa. Il leader del radicalismo panserbo è noto che fu russofìlo ad oltranza, e ricusò sempre di concludere dei patti di amicizia con Parigi, perchè « non voleva fare della Jugoslavia una riserva di carne da cannone al servizio della Francia ».