LA JUGOSLAVIA E LA PACE EUROPEA 207 rona, abrogava la Costituzione del 28 giugno 1921, scio-glieva il Parlamento, instaurava il regime dittatoriale. Era il trionfo del panserbismo. Al colpo di Stato seguì un’ondata di stupore e di en-tusiasmo. Non tutti intanto conoscono il retroscena in cui si organizzano queste manifestazioni di entusiasmo. In seguito alla decisione di dividere il paese in ba-nati, tagliando l’unità storica delle antiche province, si volle ad esempio dare l’impressione che il decreto del 3 ot-tobre fosse stato accolto ovunque con sentimenti di fiducia e di devozione, e a tale scopo si diramarono delle circolari segrete a tutte le Autorità, obbligandole ad inscenare dimostrazioni di giubilo e attestati di devozione al regime. Ecco uno degli ordini inviati ai sindaci : « Sisak, 7-10-1929. Al Consiglio Comunale... — Sarebbe desiderabile che il sindaco convocasse quanto prima il Consiglio comunale per spiegare ai presenti l’importanza storica della proclamazione dell’annessione del nostro Stato aila Jugoslavia e illustrasse la legalità della nuova suddivisione del nostro Stato in Banati. Inoltre sarebbe opportuno che il Consiglio comunale proponesse il testo del telegramma di ringraziamento indirizzato al Re e al Presidente del Consiglio dei Ministri. Per tale scopo accludo un modello in base al quale occorre formulare il dispaccio. Richiamo l’attenzione di codesto Consiglio comunale di non comporre alla lettera il modello, ma di comporre il testo del telegramma in base al suo contenuto. F.to : il Capo del Distretto ». I testi dei telegrammi proposti erano i seguenti. « A S. M. il Re Alessandro I. - Belgrado. — Il Con-