LA JUGOSLAVIA E LA PACE EUROPEA 217 In occasione della sua prima visita all’Adriatico re Alessandro I pronunziò questa frase : « Dalmati, come fino ad oggi, così d’oggi in poi, siate sentinelle fedeli del nostro Adriatico: dietro di voi è tutta la Patria unita». Questa frase è diventata storica pei serbi. Nell’ultimo almanacco di propaganda adriatica che pubblica annualmente l’associazione nazionale Jadranska Straza (vedetta adriatica) è detto che « il motto di Alessandro Karageorgevic deve diffondere nel mondo l’influenza del nostro Stato, come potenza navale di primis-simo ordine ». Questa premessa alle brevi linee che dedicheremo alla organizzazione serba della Marina da guerra e mercantile, l’abbiamo ritenuta necessaria, perchè chiarisce maggiormente i presupposti mentali su cui il giovine Stato fonda le basi della sua potenza militare. L’associazione della Jadranska Straza conta 274 sezioni e più di 40 mila iscritti. Abbiamo letto ultimamente, in un invito che il partito rivolgeva alla nazione, di voler raggiungere un numero infinitamente maggiore. Il presidente del sodalizio è il generale Daskalovic, che ci è noto per lo stile acrimonioso usato contro la Nazione italiana in una sua pubblicazione su Caporetto, e per l’opera di antitalianità che svolse a Spalato nell’epoca nit-tiana dell’altalena e delle rinunce. Sia per lo spirito che per la mentalità dei dirigenti e per i presupposti programmatici dell’associazione, essa è prevalentemente antitaliana. Un rapido esame geografico della Jugoslavia potrà subito convincere che la propaganda e l’opera marinara dei