212 A. BESOZZI - V. A. MARTIN! colpo di Stato, e che fu fino a pochissimo tempo fa uno dei fautori più intransigenti e calorosi della causa serba. Egli sorpassò in serbofilia lo scrittore inglese ed esperto di questioni balcaniche Seton Watson, il quale viene ora bersagliato dalla mordacità di certa stampa belgradese per aver scritto delle obbiettive dissertazioni politiche sui Bai' cani sfavorevoli allo Stato jugoslavo. Il deputato Hlavacek del partito nazionale democra' tico cecoslovacco così si esprimeva : « In occasione della visita delle delegazioni dei banati, le vie principali di Belgrado sono decorate di ghirlande, di lampadine elet' triche e di bandiere. Ma vi ha un fatto che è in con' trasto con questo aspetto solenne. Dappertutto intorno al palazzo reale, davanti ai suoi ingressi e nelle vie adia-centi si scorgono numerosi gendarmi con l’arma in spalla: essi rafforzano così le misure militari che sono sempre mantenute. Questo prova che la dittatura jugoslava si fonda piuttosto sulle baionette che sulla fiducia del popolo. Un anno fa si poteva credere che la dittatura jugo-slava avesse la fiducia del popolo. E noialtri in Cecoslo' vacchia riponevano in essa molte speranze. Per circa sei mesi le nostre speranze ci sembravano giustificate, ben-che nel corso di questo periodo noi avessimo ricevuto notizie poco confortanti sul governo interno del paese. Si pensava allora che si trattasse del malcontento dei capi politici ch’erano stati eliminati dal governo. Tuttavia bi' sogna rilevare che recentemente questo malcontento ha gettato radici più profonde, e che il regime attuale non è più popolare.