112 A. BESOZZI - V. A. MARTINI e di collaborazione cordiale fra le due nazioni, l’annes-sione di Fiume all’Italia e la risoluzione di secondari prò-blemi ancora insoluti. Fiume italianissima di anima lo diveniva finalmente anche di diritto. Mussolini compiva il gesto epico di d’Annunzio. Clemenceau rimangiava quella sua pessimista definizione di la lune dans le puits attribuita a Fiume. A Wilson, che moriva pochi giorni dopo, il destino non serbava di assistere cosciente a questo spettacolo che frustava la sua ostinata sfida contro le leggi storiche del popolo italiano, perchè da tempo il suo cervello si disfaceva in una clinica, dove passò le sue ultime giornate sforbiciando pupazzetti. L’ORGANISMO NAZIONALE JUGOSLAVO Cerchiamo di anatomizzare l’organismo paradossale dell’artificiosa ed eterogenea nazione jugoslava. Ereditata dalla grande guerra in tutta la sua assurda e ibrida configurazione, la Jugoslavia è tra le più grandi calamità e la più immanente minaccia per la pace europea. Non sarà mai stigmatizzata a sufficienza l’utopistica ideologia dell’ostinato soggettivismo wilsoniano, dal quale scaturirono due tra i peggiori mali che affliggono l’organismo affaticato dell’Europa: il regime dei mandati, ibrida e strana formula distillata da una alchimia politica sempliciona e astrattistica, e la costituzione del regno S.H.S. che trovò in Wilson uno dei mallevadori più propizi ed autorevoli. Si è detto poco avanti che la Serbia dell’anteguerra