100 A. BESOZZI - V. A. MARTINI In queste sole parole si rivela tutto lo spirito delle popolazioni serbe: ambizioso e superficiale. Tuttavia, que-sta idea continua ad essere mantenuta attiva da autorevoli personalità del mondo politico e intellettuale di diverse regioni slave, non esclusa nemmeno la Bulgaria, in cui il presidente della Camera prof. Zankoff e il vice presidente per la S. d. N. prof. MiscefE, entrambi massoni e francofili, commettono l’ingenuità di servire l’imperialismo panserbo, sicuri di sostenere l’idea della Jugoslavia integrale. E mentre aizzano i serbi contro i greci e gli italiani, non si accorgono che da Belgrado si continua accanitamente a serbizzare a nord e a sud, appunto per impedire la formazione di quei nuclei che dovrebbero rappresentare i raggruppamenti necessari a queU’equilibrio balcanico sognato dalla loro fede massonica. Vero è pertanto che essi sono seguiti da una parte assai piccola della nazione, ma ad ogni modo il loro atteggiamento potrebbe domani assumere una più seria importanza, tanto più che la loro azione viene a favorire quella che svolge il Gran Maestro delle Logge massoniche bulgare, Teodorov Balan, il quale partecipò ai lavori del congresso massonico tenutosi a Belgrado nel 1926, in cui si presero queste tre decisioni : 1) Scelta di Belgrado quale centro direttivo della politica massonica nei paesi slavi. 2) Accettazione di un particolareggiato programma politico, della durata prevista di sette anni, i cui scopi sono quelli di raggiungere l’unità di tutti i paesi slavi meridionali in una grande creazione statale panslava.