LA JUGOSLAVIA E LA PACE EUROPEA 61 successivamente al Consiglio nazionale di Zagabria a Pola, tramite il Comitato locale. Dalle I. e R. autorità ed istituzioni consegnanti sarà da far valere espressamente a protocollo il diritto di proprietà degli stati rispettivamente delle nazioni non jugo-slave per la regolazione che avrà luogo a suo tempo. Non essendo per ragioni internazionali immediatamente effettuabile il cambiamento di bandiera, non si faranno, dopo la consegna al Consiglio nazionale jugoslavo, degli ostacoli se vicino al vessillo di guerra verranno issati distintivi nazionali. Ogni persona statale è libera di rimanersene in servizio sulle unità della flotta e presso le Autorità dopo la regolare consegna al Consiglio nazionale jugoslavo. 11 Ministero della Guerra, Sezione marina, invierà un delegato al Consiglio nazionale jugoslavo di Zagabria per stabilire ulteriori dettagli. Le I. e R. autorità della Marina ed i Comandi dovranno curarsi del mantenimento della calma e della regolazione dei trasporti ». Il documento è lapalissiano. Non ha bisogno di commenti. Preparandosi al crollo spaventoso, i secolari nemici donavano gli strumenti della loro potenza crepuscolare agli slavi, perchè assumessero maggiormente degli atteggiamenti di sfida e di riottosità contro l’Italia, combattuta dai nemici e dagli amici. Il 6 novembre 1918 il quotidiano parigino Le Temps, dimostrando una mentalità infantile e maligna, riportava al fondo deU’ultima colonna della prima pagina e all’inizio della seconda una notizia asciutta e stringata di commenti, a caratteri ordinari, come se si trattasse del più 6 — LA JUGOSLAVIA E LA PACE EUROPEA