192 A. BESOZZI - V. A. MARTINI mano esso ci interdice di servirci della nostra lingua ma-terna bulgara nelle vie, nelle relazioni private e commerciali, nelle riunioni, nella stampa, nelle pubblicazioni ecc. L'uso della nostra lingua bulgara è escluso egualmente presso le istituzioni dello Stato, comunali ecc. B) I nostri nomi sono stati cambiati con la forza e conformati alla desinenza serba. L’assegnazione di nomi nazionali ai nostri figli è interdetta, e noi siamo obbligati di attribuire loro dei nomi scelti da una lista elaborata dalle Autorità ecclesiastiche serbe. C) La lettura dei libri o dei giornali bulgari è proibita sotto pena di gravi castighi, così che non abbiamo mai la possibilità di leggere un rigo nella nostra lingua materna. Quattro giovani sono stati condannati a Kava-dartzi per essere stati trovati in possesso d’un libro bulgaro. D) L’esecuzione di canzoni popolari è considerata come un delitto. A Tétovo, parecchi cittadini e un prete furono condannati ai lavori forzati per aver cantato durante una festa delle canzoni popolari bulgare. E) Le Autorità jugoslave ci hanno interdetto di celebrare i nostri costumi nazionali, come la festa onomastica e le feste patronimiche delle differenti corporazioni, imponendoci di sostituirle con la celebrazione del costume serbo Slava. F) Allo scopo di facilitare l’assimilazione, le Autorità impongono con la forza dei matrimoni fra giovinette e donne macedoni con gendarmi serbi inviati in Macedonia, e tutte le proteste contro queste violenze sono rimaste sinora senza risultato.