LA JUGOSLAVIA E LA PACE EUROPEA 225 linee che conducono da Belgrado alla Slovenia, lungo la frontiera ungherese, e alla Bosnia. Attualmente sono in costruzione e in tracciamento le articolazioni di quella zona slovena più confinante con l’Italia: Varastin-Kopri-nitza, RogataZ'Krapina, Zidanimost-Sveti-Jani, Kocevic-Brod-Moravizic, Sussak-Buccari. Si sta ora ultimando il raccordo angolare Belgrado-Zagabria-Spalato. Alla distanza di pochissimi anni la Jugoslavia si è dunque arricchita di quattro linee dirette verso l’Italia, e una quinta è già in progetto. Verso la frontiera albanese è stata raccordata la linea Belgrado-Kragujevaz-Mitroviza, spendendo un miliardo di dinari. Parallelamente è stata attivata la strada Belgrado-Mitroviza di 400 kilometri, impiegando molte centinaia di milioni. Prima esisteva il tronco Belgrado-Skoplié-Sa-lonicco, e quando si consideri che il nuovo raccordo congiunge la capitale col grande arsenale di Kragujevaz, col centro industriale aeronautico Kralievo, nelle cui vicinanze vi sono i depositi di materiale bellico di Ciaciak e il grande polverificio di Oblicevo, si comprenderà anche qui quale sia il carattere di queste nuove comunicazioni. Attualmente è in costruzione il tronco che congiungerà la Belgrado-Kragujevaz-Mitroviza con Cattaro, dopo essersi raccordata con Serajevo. Questa nuova linea viene chiamata la « Circumalbanese », che si rafforza con le linee in costruzione di Skoplié-Tetovo'KicevO'Struga-Ocri-da, e di Veles-Prilep-Bitoglie-Ocrida. Questi ultimi tratti del sud-Albanese hanno la loro importanza anche per gli ammassamenti di contingenti sulla frontiera greca.