LA JUGOSLAVIA E LA PACE EUROPEA 211 Banato della Cerna con capoluogo Cettigne Banato del Danubio con capoluogo Novisad Banato della Morava con capoluogo Nish Banato del Vardar con capoluogo Skopljé. La capitale dello Stato è amministrata da una amministrazione speciale, quella della città di Belgrado, che si è fusa in una sola unità con la città di Semiino posta sull’altra sponda del Danubio. A capo di ogni banato viene proposto un bano, che ha funzioni e poteri quasi analoghi a quelli dei nostri Prefetti, ma con una maggiore sfera di influenza territoriale. Questa riforma provinciale ha indotto qualcuno nell’errore di ritenere decentralizzata nei governi locali l’amministrazione che il Governo centrale si era dimostrato incapace di detenere, mentre in realtà i banati sono direttamente accentrati a Belgrado. Basta esaminare un poco i maggiori provvedimenti di politica interna adottati da Zivcovic in un anno di dittatura, per convincersi come il centrismo radicale si sia posto sulle basi di una più rigida autarchia. È certo intanto che il massimo compito che si attribuiva la dittatura, quello cioè della unificazione nazionale, ha avuto sinora un pieno fallimento. La violenza draconiana dei provvedimenti e l’imperio della polizia che persegue le minoranze inscenando la caccia ad uno pseu-do-comunismo, non fanno che scavare solchi più profondi fra Belgrado e le popolazioni asservite. Chiuderemo questo capitolo con le parole di un deputato cecoslovacco che si recò a Belgrado durante il