118 A. BESOZZI - V. A. MARTINI sanzio, racchiudendovi il destino missionario che la splen-dida città orientale compì nei secoli. Anche nelle manifestazioni di vita e di arte c’è dun-que impregnato il sentimento del panserbismo, il quale crede davvero nella sua aberrazione ambiziosa di essere destinato a compiere nel mondo una missione di grandezza e di rigenerazione. 0 E’ superfluo dire che la lotta condotta oggi dal movimento croato contro il movimento centrista si ricomporla alla originaria e decisa volontà nazionale di realizzare l’indipendenza costituzionale, la costituzione cioè di una grande Croazia con autonomia completa. In un’intervista concessa ultimamente a Parigi ad un nostro giornalista dal figlio di Radic, questi ebbe ad esprimersi così: « Basta con la Serbia! Tutto ciò che ha ancora apparenza e consistenza di legame con la Serbia deve essere rigorosamente separato. Noi non siamo i soli a combattere la tracotanza del governo di Zivkovic. Tutti i gruppi allogeni della Jugoslavia sono con noi. Un’enorme corrente di simpatia ci segue ». Richiesto di che cosa si pensa dell’Italia in Croazia e quali rapporti si conta di stabilire con la nostra Nazione il giorno in cui si dovesse realizzare lo stato indipendente, Vladimiro Radic confermò senza esitare : « Il nostro atteggiamento dipenderà dall’Italia stessa. Noi attraversiamo un’ora particolarmente difficile della nostra storia. Qualunque aiuto, qualunque dimostrazione di amicizia