— 213 — — che le isole, quando si possedessero sole, sarebbero esposte all’ azione di una triplice formidabile base di operazione concessa alla costa dalmata dai magnifici porti di Cattaro, Gravosa e Sebenico; — che soltanto uno di questi porti, quello centrale militare di Sebenico, se non si possiede Cattaro, costituisce la sicurezza del dominio nel-1’ Adriatico; — che le condizioni particolari d’oggi, i sentimenti del basso popolo croato antiserbo, la spontanea cooperazione di innumerevoli forze locali e naturali, la reintegrazione nazionale del-l’Adriatico superiore e l’abbondante immigrazione nazionale renderanno facile e rapido il ri-pristinamento dell’italianità in Dalmazia; — che la Dalmazia costituisce quello strumento di penetrazione balcanica che si cercava in Albania, e che Spalato e Sebenico possono divenire i porti di sbocco delle linee trasversali balcaniche; — che sola l’Italia, quando sia sconfitta l’Austria, può e deve compiere quest’opera; — che non regge il confronto istituito con l’Alsazia, perchè questa è terra tedesca abitata da tedeschi d’ alta cultura che si assoggetteranno per necessità politiche e militari alla Francia, mentre la Dalmazia è una terra autonoma, stata per quasi due millennii della gente italiana, nella quale da 50 anni una minoranza, perseguitata fanaticamente, difende il diritto italiano contro un popolo assolutamente e perfettamente privo di cultura, di civiltà e di ricchezza;