mi bacino adriatico. l'«*rò, come è noto, nei fondi dei mari i sedimenti sono da luogo a luogo diversi: eiottoli, ghiaie, sabbie grossolane e sottili, sabbie argillose, argille, materiali calcarei, a seconda della più o meno grande distanza dalla linea di spiaggia, K quando i fondi dei mari sono poi sollevati, eiottoli e ghiaie formano conglomerati, le sabbie compaiono come arenarie, le argille sotto forma di scisti e di galestri, i materiali calcarei, prevalentemente di origine organica, come roccia calcare. Cosi è che il versante adriatico dell’ Appennino è specialmente costituito di arenarie e di galestri, e la I>alma*ìa quasi tutta di calcari. Ed ogni roccia, — si smi — ha le sue forme speciali; uon solo, ma ha un suo speciale comportamento di fronte alle acque ed agli effetti di queste. Oli scisti argillosi sono impermeabili, e le acque vi scorrono sopra rovinose: permeabili sono le arenarie, si che per I’ alternanza loro con quei primi datino luogo a frequenti sorgive; mentre nei calcari, generalmente rotti e come cariati da grotte e carente e canali, le acquc ai sprofondano subito o presto, formando una ancora quasi scono se iuta idrografia sotterranea, che comunque corre per rie nascoste al suo livello di l>a«e. K sono qui, sostanzialmente, le differenze geologiche tra la Dalmazia e la terra italiana che le sta d» fronte. Differenze che *on venute accentuandosi anche perchè i numerosi dumi e torrenti, che discendono per il Ranco dell'Ap pennino, trovano nelle arenarie e negli «cisti che lo ro«t itn¡»cono facile prv*a per la loro erosione.