— 214 — 1 — infine che la maggioranza croata degli abitanti non costituisce un diritto, ma un momento storico da superare. Con fede che i Deputati al Parlamento nazionale sapranno dare tale carattere e tale vigoria alla politica italiana da assicurarle il dominio dell’ Adriatico, ci permettiamo di ripetere come un ammonimento queste parole ehe Nicolò Tom- n maseo disse per la Dalmazia: il diritto storico dei croati non ha radici, ma i un palo secco piantato per reggere le nuove tende. Gli italiani della Dalmazia hanno sopportato tutte le drammatiche vicende «lei loro calvario nazionale con superba fede di veder ritornare sul mare Adriatico le navi d’Italia. Nessun dolore fu a loro risparmiato ed hanno veduto i croati, sobillati dal governo austriaco, tirar sassi e scagliar contumelie contro le bare dei patriotti morti ed hanno veduto i loro bambini strappati alla dolce italianità delle case per essere chiusi e snazionalizzati nelle scuole slave. Perseguitati, hanno bagnato del loro sangue le vie di tutte le città dalmate, hanno testificato per il diritto italiano con ogni sorta di sacrifici. La loro vita fu tormento e martirio. La patria fu per essi una missione, l’italianità una religione. Hanno sofferto ,j aspettando la vittoria della loro fede. Oggi attendono di non essere traditi. a