— 114 — giornalisti«:» — ancora la Sloktdit dell' on. Snio-illaka «lava ragione agli italiani! — seguirono provocazioni «li ogni genere, evidentemente favorite come prima dalle autorità austriache. Ogni giterella «li associazioni croate, ogni escursione di ginnasti croati («oJl-o/i), di stuilentelli croati doveva avere la sua punta provocatoria contro gli italiani e specialmente contro Zara italiana. Tutto la Dalmazia, tutta la Croazia, tutta la Jlo-snia- Erzegovina stavano a disposizione dei croati l>er le loro feste ; ma non signori ! proprio a Zara essi volevano tener«* le loro feste, a Zara i loro congn'ssi, a Zara le loro provocazioni. E siepi di baionette austriache dovevano proteggerli e Zara fiera e gelosa della sua italianità non aveva forze bastanti per esprimere tutta l’indignazione dell’ anima sua, indignazione, che tra (toccava in manif«'stazioni plebiscitarie, non domate nè dui carcere nè dal sangue s|»arso. Cosi il popolo di Zara eroicamente salvò finora il suo comune italiano. Ut statistica ufficiai* del 1910 di circa 20.030 italiani in tutta la Dalmazia, lorm essi «ano alano 00.000. Orane la prova: gli italiani raccolsero ia tutti i collctti di Dal-nuuia alle elezioni del IVtl compl**aivaa»e«t» S000 voti. In Austria *1 calcola, che »uni elettore iwrltto corrisponda a cinque abitanti ; in IXtlmazia nel 1911 votò circa il SO per cento degli elettori iscritti, sicché ai 6.00 voli italiani corrispondono almeno «10 000 cittadini italiani e dico almeno, perche gli italiani al presentarono alle urte «oltanto in quelle città e borgate ove sono organizzati : nel collegio ili Zara raccolsero 3(9* voti, a Sebenieo Stretto e Scantona 13» voti, a Dernis e Trab 3ó3 voti, a Spaialo Ut voti, a Imo*chi e Almi*** W voti, sull* isol* Lesina, Stazza • l.tiaa 361 voti, a Kagusa * Cartola 386 voti * a Catturo S voti.