Nell’XI secolo II pericolo era «lei Norma imi, cbe miravano all’ Oriente ed all’impero niurittinio. I Veneziani furono od’ altra volta i Muratori «lei rivieraschi dell’ Adriatico ed i sostenitori del-I’ Im|>ero d’Oriente, ottenendo in ricotn|«enaa franchigie negli »cali levantini ed onori «lai «inali trasse vigore la loro supremazia «ni Dalmati. Intanto una fona nuova si avvicinava alle città « romane » della Dalmazia: i Magiari. Venexia Mi trovo di fronte ad nn nuovo e maggiore pericolo. Nell* anno medesimo della prima Crociata, per la quale la Dalmaaia diede a H. Marco navi ed armati (irai), re Colomano contestava al Doge la legittimità del titolo, ed appena Venexia apparve men forte, dal Hot al "S, ridusse in potere dell’Ungheria le terre dal Quarnero a .Spalato. Colpo grave alla posaanxa veneziana, non già alla prosperità dei Dalmati, i quali ebbero dal Ite giurata la perpetua liberi* del poeae. e tra altri diritti, quello di respingere i forestieri non volati dalle clttadinanxe. He non cbe gli Cugbereai non rispettarono i privilegi municipali e parvero attentare, con certe nomine ecclesiastiche, all’integrità nazionale, donde il malanimo dei Dalmati cbe agevolava le rivendicazioni di K. Marco. la nuova impresa non fu sabito possibile ed ebbe poi dolorose vicende ( Ill.V’l? >, Nello sforxo contro Zara il doge Ordelaffo Fallo- perdette la vita, ma ai municipi dalmati fu rratJtufta la libertà. e Venexia acquisto una sapremaxio, la quale di nome risnonava piena nella intitolaxione ducale (non pi* Lasciata nel corso di due secoli e mezzo v e di fatto ci limitava alla conferma delle maggiori dignità del comune.