— R3 — di Vienna ed anche ciò soltanto dal 1*.*07 fu introdotto il suffragio uni vernale •). Secondo questo principio il diritto di voto era vincolato al censo o all’intelligenza (grado accademico, burocratico ed ecclesiastico); era un privilegio della Iwrghesia, poiché oltre a questo vincolo del voto vi era una distribuzione di mandati fatta a classi, (curie, per i comuni: corpi), li censo con diritto di voto cominciava da 10, piò tardi (1W2) da 5 fiorini (10.50 lire) di iin|iosta diretta. La somma complessiva delle imposte dirette pagate da tutti i contribuenti aventi diritto di voto in un collegio elettorale veniva divisa in tre parti uguali; i maggiori contribuenti (detti: maggiori censiti > compresi in uno di questi terzi formavano U primo corpo elettorale, i minori contribuenti compresi in un terzo formavano il terzo corpo e quelli intermedi formavano il secondo; gli intellettuali, se funzionari dello stato e preti, votavano nel primo corpo, altrimenti nel secondo: poi per le diete e per il parlamento c’era la curia ( classe ) delle camere di commercio con propri deputati e le città erano divise dal contado. Cosi fu. che nel 1H61 la borghesia italiana in Dalmazia, proprietaria in gran parte (lei fondi, pagante la maggior parte delle imposte, formante quasi tutta l’« intelligenza • della provincia, si tro- *) Ma »neb<- noi far ciò ni «Ww» figliar«)i «(Maiali per le cittadiname e per le borgheaie tedeerhr, patacche ed ora, in Ungheria, per q ari le magiare. Iotw» le italiane forano polipo*tr ai contadini «Uri.