— 14 — dei popoli «Iella penisola, in quell» contingenza, stettero eou Koma. Scacciato e sconfitto Annibale, i romani inviarono subito sulle coste illiriche il pretore Lucio Durouio con «lieci navi. Questa fona, mentre rassicurava le colonie greche, specie Issa, era una minaccia contro i pirati istriani ed illiri: il re <11 questi ultimi, cambiando allora |>olitica, si alleo con Perseo re di Macedonia. Kblte (ter-tanto allora origine la guerra (III Illirica): il console Appio Claudio e poi il pretore Anicio vinsero 1 Macedoni a Pidna, disciolsero la lega acbea e. fatta prigione la famiglia reale, posero line nel 167 al grande regno illirico. Pochi anni •topo i14* > Cartagine veniva distrutta e la Macedonia ridotta provincia di Roma. Giova pero nolare che ttn a questo tempo 1 romani, in troppe guerre occupati, avevano mirato soltanto a render libero il mare Adriatico, distruggendo ogni fona navale degli avversari e mettendo questi nella impossibilità di ricostituirla, ma una occupazione effettiva della regione per allora non ci fu: ansi fra 11 Naro (Xarenta) ed II Tisio (Chersa) rimasero indipendenti a forma di repubblica 1 Dalmati, cosi detti dalla città di Dui un tuo, oltre il Tisio 1 Libami con la città di Jadasa Zara', e nell’odierno litorale cioatlco i Giapodi. Attraverso i Già podi il console Cassio aveva cercato di aprirsi una via per la Macedonia, ma quella spedizione non condotta a termine ricevè il biasimo del Senato di Koma, il quale osiservo che non era prudente insegnare ai barbari quella via che rondare in Italia.