— 188 — che la torpedine, per «pianto perfezionata e uti-li/./.ata ora con maggiore intensità, non è nuova alla guerra marittima. L’insidia nuovissima invece e per la quale a qualunque costo non possiamo lasciar fluire questa guerra senza che la Dalmazia sia italiana o 1’ I-talia sia sconfitta e schiava, come lo sarebbe del resto, se non conquistasse il dominio dell’Adriatico, l’insidia nuovissima i cui effetti han già fatto rabbrividire il mondo, è il sommergibile. Poche menti privilegiate, fra esse l’Ammiraglio inglese Sir Percy Scott, avevano preveduto l’immensa importanza che nelle nuove guerre avrebbe rivelato l’ultima espressione navale del genio distruttivo dell’ uomo, il sottomarino. È orinai, dopo alcuni mesi di guerra, nessuno dubita invece che questa piccola e poco costosa arma ha sconvolto molti criteri tattici della guerra navale, come sconvolgerà molti criteri costruttivi delle flotte. Un solo criterio rimane soltanto consolidato, il criterio dell’importanza strategica di alcuni punti geograficamente privilegiati nel mondo, importanza che viene anzi moltiplicata a dismisura. Fra questi punti privilegiati nel mondo e che lo è anzi al massimo grado, devesi considerare la Dalmazia. Ancora, una volta, per fortuna d’Italia, fra le nazioni meno previdenti in fatto di sommergibili vi fu 1’ Austria, malgrado spettasse ad un suo ufficiale l’onore di aver inventato il siluro ed alla sua industria di averlo per prima costruito e diffuso pel mondo.