— 190 — rifornimento «li forze che rendeva ad essi possibile di resistere e di moltiplicarsi. Chiudere i confini delle Alpi vuol dire chiudere i mercati di lavoro di Trieste, di Fiume e di Fola, tutti e tre largamente, spesso larghissimamente bisognosi, alla mano d’opera straniera ed aprirli all’italiana. Fino ad oggi i bisogni del mercato di lavoro rendevano possibile l’abbondante inurbarsi degli Slavi, giacché gli Italiani soggetti all’Austria non disponevano di tutte le forze richieste dal mercato del lavoro, e l’Austria per i suoi fini snazionalizzntori, ostacolava in tutti i modi l’immigrazione degli Italiani del Regno. In avvenire succederà il contrario: i confini saranno chiusi là donde entravano gli stranieri, saranno aperti là donde rientreranno gli Italiani. Quanta efficacia potrà avere questo mutamento si può arguire da ciò, che secondo calcoli fatti negli ultimi decenni sono immigrati nelle principali città italiane per le vie della politica voluta dall’Austria da 80 a 1H> mila Slavi! La ripresa dell’Italia rigetterà, per il solo fatto del suo avvenimento, una gran parte di questi Slavi nelle terre donde sono venuti. Il governo austriaco, seguendo la sua politica snazionalizza tri ce dei confini d’Italia, ha immesso gli Slavi in tutti i dicasteri, in tutti gli uffici, in tutte le imprese da esso direttamente od indirettamente dipendenti. È ovvio che restaurando il governo nazionale, tutti gli Slavi che l’Austria ha imposto alla polizia, alla dogana, alle poste, ai telegrafi, alle ferrovie, ai magazzini generali, ni cantieri dello Stato od a quelli sovvenzio-