— 50 — vina, troppo male ricompensata dall' « acquisto nuovo » e dall’ « acquisto nuovissimo », le due striscie di territorio aggiunte dai trattati di Car-lovit/. e di Passarovitz al dominio veneziano tra il Kerka ed il Narenta. A chi legga le Relazioni dei Pr_>v' «li tori è manifesto che la Repubblica per forza di cose riguardava la Dalmazia sopra tutto dal punto di vista militare. Per oltre due secoli Venezia dovette o difendere il paese o preparare nuove difese nel sospetto di nuovi assalti. Intanto i Rettori osservavano con viva preoccupazione la povertà del paese sempre maggiore, e davano consiglio ed opera a ripararvi. Anche siffatta sollecitudine si animava, tuttavia, del timore che le sofferenze scuotessero nel popolo la fedeltà e to-gliessero allo stato i mezzi di resistenza. IV altronde, a mano a mano che si accumulavano i danni delle guerre venivano meno i traffici levantini ed il commercio dell’Oriente si avviava lunga la linea danubiana oppure tendeva allo sbocco di Itagusa. Nella Dalmazia veneziana la povertà era grande; in qualche momento si mostra, anzi, peuosa oltre l’imaginazione. Non eccitò il popolo alla rivolta, ma causo un male peggiore: tolse al popolo ogni vigore ed ogni desiderio di lavoro; lo avvili: lo acconciò alle miserie dell’indigenza pnr che fossero conservate certe apparenze. Potè avvenire che gli scambi, resi inferiori al bisogno dei consumi loeali, fossero regolati da mercanti forestieri e costoro soltanto rsccogllessero 1 profitti del paeee, giungendo persino a