Invere, il vernante adriatico dell’ Appennino e la Dalmaxia (otta quanta si mostrano formati ili terreni limili e coevi, i quali, per e»aere di origine marina come provano i reati animali che eaai racchiudono, tono un chiaro segno che per lo apaxio di lunghissime età geologiche nel fondo di uno stesso mare si de|>o*ero quei sedimenti, che poi, sollevati in tempi relativamente recenti, bnn costituito le due Hponde op|ioste. Una noia origine, duuqae, e terreni Mimili : non uguali però. £ quasi, infatti, un luogo comune il contrapporre la lunga regolare «piaggia italiana,. — che dalle lagune friulane per il delta del Po corre importuosa e Itaasa quasi Ano alla più meridionale punta della Penisola — alla fraaUgliata costa della Dalmati», tutta rocciosa, nella quale ■icari seni di mare ed ampie foci di Dumi si aprono frequenti, e che una Atta, quasi ininterrotta collana di isole Aancbeggia, dal (Juarnero giù giù Ano a Kagnsa. Il contrasto è evidente, ed è effettivo: ma non infirma quella comunanza di origine che le due terre hanno avuto. Nelle antiche et* geologiche un solo mare si stendeva U dove sono le due penisole, la nostra e la balcanica; e da questo mare sorgevan soltanto alcune iaole più antiche dove adesso deeli* nano i versanti extra-adriatici, egeo e tirreno, delie peninole slesse. Poi a poco a poco il fondo di questo unico mare venne a sollevarsi, sorsero dalle sue acque isole noove, poi queste e le pio antiche ai fusero a formar» doe terre emerse più estese, tra le qaali si delineo per la prima volta