— 48 — On altro segno abbiamo nella parte vigorosa e spesso eroica che la Dalmazia prese alle epiche guerre combattute dalla Repubblica contro i Turchi. Si può dire che dalla metà del Quattrocento al 1797 la storia della Dalmazia sia quella medesima delle violenze e delle rovine patite dai Turchi e dagli Uscocchi. Questi ultimi, i ribaldi che dai canali della Morlacca e della Brazza correvano le vie della navigazione adriatica, furono gli strumeuti dei quali, in sul principio del Seicento, si valevano copertamente gli Arciducali per nuocere a Venezia e per riaccendere più viva la questione del dominio del mare. Da un secolo la Casa d’Austria aveva ripreso il disegno di Sigismondo, che voleva fare dell’ Ungheria e del? Impero una potenza marittima, e non aveva lasciata occasione per chiedere la libertà della navigazione. Con la guerra degli Uscocchi Venezia spazzo dai pirati l’Adriatico, ma non potè vincere le teuaci resistenze austriache: cent’anni dopo, il bando imperiale del 1717 segnerà sostanzialmente la One del glorioso dominio di S. Marco. Le sventure degli asfalti ottomani durarono, invece, pii! a lungo: incomineiarono con la prima guerra turro-veneta (U«3 ’79) e terminarono soltanto con la pace di Paasarovitx < 1718}, quando i Turchi non ebbero più da contendere alcun paese a Venezia. Senza accennare agli episodi minori, le incursioni del 1838 e le altre al tempo della guerra di Cipro, i magnifici fatti durante la guerra di Can-