— Ili — sut li I’olonyi ««1 altri quarantotti ni, nella sua lotta contro Vienna, onde evitare che 1’ Austria ricorresse al tradizionale rimedio di sollevare i croati contro gli ungheresi, la prevenne mettendosi per mezzo di alcuni deputati dalmati in contatto diretto con i deputati croati, l’er stringere meglio le falangi iugoslave amiche gli ungheresi sollecitarono un accordo fra croati e serbi, che del resto stava già maturando nelle generazioni più giovani, si ebbe la nota « risoluzione ili Fiume * del 11*05 decretante I’unione (ooo/moae) serbo-croata contro l’Austria e prò Ungheria, (ili ungheresi avevano promesso nei loro patti di adoperarsi anche per l’annessione della Dalmazia alla Croazia e quindi all’Ungheria, ma avevano messo per condizione, che vi aderissero anche gli italiani di Dalmazia. Da qui la necessità per i serl>o-croati ”) di intendersela con gli italiani. Il terreno era stato preparato dall’on. Smodlaka; le trattative ufficiali fra i rappresentanti dei tre gruppi si fecero a Zara nel 1005 e nel IWft. Gli italiani esposero i loro postulati nazionali, fra i quali anche quello di avere un loro rappresentante ai parlamento ») U • rinoluxione di Kiiitn» *, all* quale aderisce anche Il partilo del diritto croato, eh« poi *i fonde con il recohio partita croato prendendo insieme — ora appena — il nome di • partito mM«e • (non più • nazionale •) prorana una nuora »«elione di croati, di quelli pii austriacanti, guidati da preti Proda», l.iepopili. Znitn eoe. ) che ai dinono « partito paro del diritto croato » / «i«N = pori ). Sono i clericali, trialUti, alleali» eoa i clericali dormi dell'on. Su-•terneh. pure trialUti. aatiuaxbermi e »ntiilaliaal.