Falli sottile «lei giovimi croati, che volle mantenuto il programma dell'annessione seguendo le teorie del diritto di stato croato del deputato alla dieta croata Btarcevieh, si staccò e divenne il « partito del diritto * (prariuci), che più tardi per arrivare al potere in Dalmazia »bilicherà alla sua volta allo stesso postulato dell’annessione. Dall’altro canto i capi croati di Dalmazia per render sempre più invisi gli italiani in alto a Vienna li descrivevano pubblicamente in giornali di I’raga e di Vienna (Die Tribune e Union ) e segretamente in rapporti confiilenziali diretti ai ministeri e alla corte quali soggetti pericolosi per lo stato per i loro sentimenti irredentistici. La calunnia — ed era calunnia, perchè, secondo accennai, nessuna prudenza in linea nazionale sembrava eccessiva in quei tempi agli italiani in Dalmazia — attecchiva più facilmente ora dopo la guerra «lei 186«, dopo Lissa e «lopo i consigli, che citai, di Tegetthoft". L’azione ufficiale aperta antiitaliana anche da parte del governo austriaco e delle autorità da esso di|>cudenti comincia in Dalmazia con l’allontanamento di Lapenna dal governo provinciale e «'ou l'affidamento della « gerenza » della luogo-tenenza dalmata — dopo manilato Philip|>ovich a «'omandare il cor|»o d’esercito a Kaschau in Ungheria — al consigliere aulico barone Fiuck, un tedesco, che sarà il primo deputato.... croato di Dalmazia alla camera di Vienna. Il governo austriaco seguendo la massima «lei promtortaiur ut amoreulnr fece poi affidare a Lapenna, fatto da poco baroli«*, la carica sommamente onorifica di