— 191 — nel nome «li Roma e di 8. Marco e conclamando a aimbolo della fede il nome di Dante, il passato all’avvenire; a ripetere senza soluzione di conti-unità un grido di richiamo al passato, una protesta contro l’invasore, un appello all’Italia; a mantenere viva la sostanza del diritto italiano affinchè l’italianità del domani non sia una costituzione ex novo, ma una rivincita, una reintegrazione del passato. Che cosa rappresenta invece il numero dei Croati! Non forse la massa di un popolo che ha tentuto di conquistare la Dalmazia senza riuscire completamente, senza conquistarsi nessun diritto di cultura e di civiltà, nessun titolo di superiorità fuori della violenza, pur occupando la terra da molti secoli! I Croati si sono impadroniti della Dalmazia cacciando o tentando di cacciare e di eliminare la gente italiana: l’Italia riprendendo la Dalmazia vi ritorna e allarga, centuplice., immilla le forze degli italiani che hanno resistito ed atteso ovunque ed a Zara, nel massimo Comune della provincia, si sono manteuuti in posizione vittoriosa, riprende le città cbe sono d’a-spetto sorelle gemelle delle sue del Veneto o della Toscana o delle Marche, rimette i suoi soldati ed i suoi Agli dove due millenni di storia hunno fatto superbo il nome di Italia. Cbe cosa sarebbero i movimenti cbe i Croati facessero contro l’Italia? La Dalmazia storica non è la loro patria originaria, non è terra in cui sia sorta la razza croata, cbe questa abbia difeso per conto proprio contro stranieri ed in cui si sia formata un regno ed una civiltà: i Croati perciò non sarebbero