— 66 — Aràpscia non si potè impedire che tirassero alcune schioppettate per avvisare il Parroco del nostro arrivo, ma essi fecero una vera salve, e vi aggiunsero tutti insieme un forte ha ha ha ha ha che è un grido di gioia e di trionfo; quasi volessero dire ai loro nemici: Ci siamo riusciti, ve l’abbiamo fatta ! Eran tutte cose che a noi dispiacevano, ma non si poteano impedire, giacché prima di farle non domandavano a noi il permesso. Si arrivò alla Chiesa accolti con festa dal R. P. Agostino da Scutari Parroco e dal M. R. P. Luigi da Coriano che là ci attendevano ». Intanto il P. Bonetti scriveva da Scutari che l’affare della croce era terminato; da Costantinopoli s’era mandato ordine che la croce restasse e fosse circondata da un muro. La lettera era in data 19; in data 20 mandava da Bajza per mezzo del P. Luigi che era venuto a sostituire, una lettera in cui diceva che il « ...Governatore di Scutari inteso della nostra andata a Kastrati e Hoti n’ebbe dispiacere e lo espresse con un signore scu-tarino e col Console Francese. Di più i turchi faceano un gran parlare contro di noi e dicevano che noi avevamo cominciato a mettere le croci dove davamo le missioni, e quindi almeno indirettamente eravamo causa della questione per la croce di Riolhi. I nostri di Scutari erano in pensiero. Avrebbero voluto si facesse il meno rumore possibile, anzi potendo si sospendessero le missioni. Molti vedevano un pericolo grande per noi ». Ma non era ormai possibile sospendere senza causare certi e forse gravissimi disordini. I missionari si affidarono a Dio e continuarono. La missione cominciò il 24 marzo. Il popolo concorse da tutte le contrade alla chiesa con vivissime disposizioni di fede. Il 27 marzo alla predica sull’inferno ci furono « moltissimi perdoni »; chi perdonava uccisioni, chi ferite, ingiurie, oltraggi ecc. Ma ecco per aria un’altra minaccia. « La notte tra il 27 e 28 si gettò il kusctrìm al confine della Parrocchia di Aràpscia e di Kastrati superiore, vale a dire si diè l’allarme con vari colpi di schioppo accompagnato da questo avviso: « A Riolhi è cominciata la guerra per la Croce; — a Scutari i turchi piombarono sopra i cristiani; — la Cattedrale di Scutari è rovinata; — comunicate l’allarme e accor-