— 50 — « Quindi — osserva il P. Pasi — era cosa veramente desolante veder le strade piene di poveraglia, gente mezza ignuda o coperta in qualche modo da un intreccio di stracci o da qualche robicciuola avuta in limosina, spesso senza tetto dove passar la notte, più spesso tra i turchi, i quali facilmente danno loro qualche cantuccio dove stare, e questa è una cosa che per più ragioni torna di grande pregiudizio all’anima di quella povera gente ». Quell’inverno del 1894-95 era stato così immite che aveva riversato a Scutari una quantità di povera gente. Era già una decina d’anni che s’era istituito il catechismo ai poveri, ma quell’anno si volle averne una cura speciale radunandoli due volte la settimana. Le donne e i piccini soprattutto ne dovevano profittare perchè anche la missione per quelle povere creature è meno accessibile. Inoltre all’avvicinarsi delle feste di Pasqua si pensò di prepararli a compiere il precetto pasquale con un triduo di esercizi spirituali. Si era fissata la settimana dopo la quarta domenica di Quaresima, ma siccome vi cadevano le feste musulmane del Bajràm, occasione propizia per raccogliere elemosine più abbondanti, si dovette rimandare la cosa alla settimana di passione. È certo una vera disgrazia soprattutto pei piccoli che devono trovar ricovero e aiuto presso gli scutarini devoti all’IsIam, perchè quando ci si affezionano avviene anche che perdon l’anima fino al punto di diventare apostati. Son rare le eccezioni, e son più rari quei cittadini musulmani che rispettano la religione dei loro ricoverati. Lasciamo stare che molte volte vi si perdono i buoni costumi. Cosi era almeno, secondo le testimonianze, al tempo di cui parliamo. Il Padre Pasi cita nella sua relazione alcuni esempi deplorevolissimi. Ecco com’egli ci descrive la festa spirituale di quei giorni benedetti. Il suo racconto spira una tal semplicità e una carità e benevolenza così squisita verso i poveri che vi si trova ammirabilmente rispecchiata l’anima dell’apostolo e non possiamo tralasciare di citarlo. o II triduo di Esercizi per disporre i poveri al precetto pasquale si cominciò il lunedì di Passione e terminò il giovedì