— 210 — lasciava dirigere. Tuttavia sembra che la più parte dei Sacerdoti fosse contro l’Arcivescovo. I Sacerdoti poi imprudentissi-mamente avevano commosso, ciascuno per conto suo, il popolo creando due fazioni, in lega coi turchi (1), specialmente nelle parrocchie di Prizrend, Gjakova, Ipek, Scopia e Jànjevo; i due partiti si accusavano di austrofili o russofili. Il centro della lotta era Prizrend, dove c’era tanto odio fra i due partiti che neppure si salutavano a vicenda, e il fratello non andava dalla sorella, l’amico dall’amico e viceversa. Roma giudicò necessario di rimuovere temporaneamente l’Arcivescovo. Monsignore partiva dopo la Pasqua del 1898 recandosi prima a Vienna e poi a Roma, dove, in seguito a una convenzione tra Propaganda e il Governo Austriaco, si decise che le Suore avrebbero continuato ad abitare nel vecchio episcopio, e il Governo austriaco avrebbe fabbricato un nuovo palazzo per l’Arcivescovo; questo intanto, finche la fabbrica non fosse terminata, doveva restare fnori del-l’Arcliidiocesi. A tal notizia la popolazione di Prizrend si sollevi» e protestò e giurò il giorno di S. Pietro e il 9 luglio che non sarebbe andata più in chiesa fino a che non fosse tornato l’Arcivescovo e le Suore non fossero uscite dal vecchio episcopio. La missione pacificatrice del Visitatore Padre Zubac, del Delegato Mons. Guerini, e dell'Amministratore Apostolico Fra Pacifico da Vicenza non riuscì a nulla, poiché furon prese come manovre dell’Austria e la scomunica lanciata contro i renitenti dal P. Zubac il 6 nov. 1898 li esasperò incredibilmente. C’era poi a Scutari e in ispecie anche a Roma chi mandava lettere secrete per eccitare alla ribellione contro di essi, esortando il popolo a domandare unicamente il ritorno del loro Arcivescovo; che se non l'ottenevano protestassero che non avrebbero mai obbedito a nessun altro. Eccitato dal giovane clero il popolo s’era meno in tumulto, e per due anni quella parte della popolazione che (1) I Fandesi, p. cs., avean fallo lega con Gasili e Krasniqe, cosi che i turchi fecero giuramento che avrebbero mangiato carne di maiale il giorno del Bairàm. se non facevano sloggiare per forza le suore dall’Episcopio. Pur troppo chi voleva l'episcopio, voleva anche il palazzo novo !