— 89 — (la S. E. l’Arcivescovo e da altre persone assennate aveva provocato una sorda opposizione da parte di quelli che non avevano nessuna intenzione di riformare i loro costumi. Si andava spargendo ad arte l’opinione che a Scutari già sazia di prediche non c’era bisogno di missione, tanto più che questa si presentava con un apparato che si confaceva piuttosto a rozzi montanari che a cittadini evoluti. Inoltre i missionari stessi comprendevano che con Scutari ormai non si sarebbe potuto impiegare il metodo che era l’unico veramente efficace per le popolazioni delle montagne; perciò essi titubavano e non erano disposti a prendersi la grave responsabilità di compromettere il ministero apostolico e far piuttosto del male che del bene. Si rivolsero a Dio, e Dio mise loro nell’animo quella fiducia che è indispensabile per riuscire. La missione cominciò la sera del 27 novembre col solito rito di consegna della Croce al P. Pasi da parte dell’Arcivescovo. 11 metodo usato fu press’a poco quello della missione precedente sfrondata però di certe funzioni e amminnicoli adatti piuttosto a montanari. Se non che gli effetti superarono quelli del 1896; combattuti efficacemente certi abusi come il turpiloquio e la consuetudine di servirsi di canti e divertimenti procaci in occasione di nozze, e le folli spese che solevan fare in simili circostanze. Si ottennero conversioni di prim’ordine e il rinnovato sentimento religioso fu dimostrato dalle 7000 Comunioni distribuite durante la Missione. Scutari insomma mostrò anche allora di essere cosciente e degna delle sue gloriose tradizioni cattoliche. 12. — La Missione riprende il suo lavoro nelle montagne con la primavera del 1903. A Bajza dal 21 al 31 maggio; a Kastrati superiore dal 1. al 7 giugno; a Traboina dal 10 al 18 giugno; a Vuksanlèkaj dal 19 al 23 giugno; a Rapsha (Hoti) dal 26 giugno al 5 luglio. Anche questa volta le missioni cadevano in una stagione poco favorevole causa i lavori della campagna ma non si potè fare diversamente; a ogni modo si disposero le cose in maniera che il popolo accorresse per turno senza gravi incomodi. L’anno prima s’eran date le missioni alle tre parrocchie di Selce, Vukli e Gruda; rimanevano le altre parrocchie della già Prefettura o