— 294 — monio, io trattengo la gente colla recita dei cinque Pater, Ave e Gloria per l’indulgenza, ed Ella faccia drizzar la Croce ». Così si fece, e finiti i cinque Pater, Ave e Gloria, la Croce era al posto. La benedissi, e raccomandando di non tirare schioppet-ate allora per l’erezione della Croce, ma la sera aiVAve Maria alle loro case, li licenziai. Il demonio era vinto, il S. Cuore ci avea salvati con manifesto prodigio da un massacro che sarebbe succeduto presso la chiesa, oltre le altre uccisioni che subito e poi si sarebbero fatte nei vari punti della bandiera per riprendere i sangui; senza parlare delle case abbruciate, dei guasti cagionati alle campagne, alle viti, agli alberi ecc. e di altre funestissime conseguenze. Non v’ha dubbio che alcuni si sarebbero prevaluti di questi fatti per mettere in iscredito le Missioni: forse il Governo turco, che già le vede di cattivo occhio per le molte mangerie che gli fanno perdere le Missioni colla pacificazione dei sangui, coll’impe-dire gli omicidi ecc., avrebbe preso quest’occasione per proibirle, dichiarandole pericolose alla pubblica quiete. — Intanto il demonio impedito di sparger sangue e cagionare uccisioni a Scialla, quel giorno stesso fece nascere una questione di preminenza tra i Capi della vicina bandiera di Merturi, e si combattè e restarono morte tre persone. Finita la funzione la gente cominciò a partire e disperdersi; però un certo numero del popolo, o meglio la dielmnia, partiti gli altri, si raccolse a consiglio sull’avvenuto in quel giorno e sul pericolo corso, e determinò che subito si bruciasse la casa del giovane che fu causa del tumulto col voler prendere lo stendardo a Nicolò. Convien sapere che Scialla oltre i Capi come hanno tutte le altre bandiere, ha pure i Capi-popolo, che si chiamano dielmnia (alla lettera gioventù) e formano una specie di parlamento, mentre la paria o Capi formano il Senato. Il Governo di Scutari non riconosce la dielmnia ma solo i Capi, però i Capi non possono far nulla senza la dielmnia che rappresenta il popolo. Anzi in molti casi la dielmnia agisce da sè, e fa leggi per l’interno del loro paese e punisce i delitti indipendentemente dai Capi. Le leggi che il R. P. Camillo Parroco di Scialla fece fare a bene del paese, le stese la dielmnia, e sono specialmente opera sua. Pertanto anche per la nostra questione si raccolse la dielmnia, fece consiglio e decise si punisse il reo col bruciargli la casa. Io m’era ritirato in camera, e pensando a ciò che era avvenuto, e al modo prodigioso col quale eravamo stati preservati da un macello, ne ringraziava il S. Cuore; quando due persone corrono su per le scale, e mi entrano in camera spaventate dicendo: